Quattro studenti di russo di 3LB impegnati in un'esperienza ASL che li vede coinvolti nel ruolo di mediatori culturali ed assistenti tuttofare nell'ambito di un progetto di accoglienza per le vacanze sanitarie di un gruppo di bambini bielorussi della regione di Chernobyl presso l'oratorio di Gerno.
Con loro anche quattro studenti del liceo linguistico Villa Greppi di Monticello Brianza
Sono in Italia da una quindicina di giorni e, nonostante la tenera età, i loro volti sono sorridenti e con tanta voglia di imparare e di sfruttare al massimo questa vacanza nel Belpaese.
Da inizio giugno, all’oratorio San Carlo di Gerno (Lesmo), il “Comitato Chernobyl” di Arcore, composto da volontari, ha dato piena disponibilità nell’aiutare una quindicina di bambini provenienti dalla Bielorussia.
Infatti dopo 31 anni dal disastroso incidente nella centrale nucleare di Chernobyl, i bambini risentono ancora, a livello fisico, delle radiazioni emananate dall’impianto radioattivo.
Un mese pieno di sorprese
Ogni giorno vengono proposte diverse attività. Alla mattina imparano l’italiano grazie a Maria Romancova, la loro educatrice di riferimento.
Ma non mancano anche giochi all’aperto, gite, visite mediche, giornate trascorse in piscina e una settimana al mare.
Per migliorare il dialogo con i bambini bielorussi, Milena Tisiot, presidente del “Comitato Cernobyl della Brianza” ha chiesto aiuto al liceo linguistico “Villa Greppi” di Monticello Brianza.
Sono stati scelti, per questo servizio, quattro ragazzi (Daniele Beretta di Bellusco, Giada Capurso di Villasanta, Alessandro Bestetti di Casatenovo e Camila Arce di Usmate Velate) i quali, grazie a questa esperienza, portano avanti il progetto “Alternanza scuola lavoro”.
Con impegno e passione i 4 ragazzi stanno accompagnando i bambini in questo viaggio, che li porta alla scoperta non solo della Brianza, ma dell’Italia intera.
I bimbi imparano l’italiano divertendosi
Grazie a questo progetto i ragazzi del Liceo stanno lavorando sul campo e quotidianamente parlano la lingua russa permettendo loro anche di migliorare la propria dialettica
“Siamo molto affezionati ai bambini – hanno sottolineato i ragazzi – Questa collaborazione con il Comitato e con i piccoli bielorussi è di grande aiuto per noi, non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto umano”.