Grazie ad un apparecchio installato accanto all'ingresso dell'istituto monticellese, i ragazzi dallo scorso marzo sono impegnati in misurazioni quotidiane delle PM10, che vengono poi inserite in un grafico e comparate con le condizioni meteorologiche. La scuola è infatti dotata anche di strumenti che consentono di rilevare la velocità del vento, la quantità di pioggia caduta e la temperatura, dati che risultano essenziali per misurare le concentrazioni di particolato atmosferico, che diminuisce ad ogni precipitazione poichè l'aria viene in un certo senso pulita.
Al termine di una introduzione teorica sull'argomento, gli studenti hanno avviato la fase pratica, impegnandosi quotidianamente nel monitoraggio dei valori, che vengono poi pubblicati sul sito internet dell'istituto (clicca qui per visualizzarle). ''Ci siamo organizzati in piccoli turni'' ci hanno spiegato i ragazzi. ''Alcuni di noi arrivano qualche minuto prima del suono della campanella in maniera tale da dare il via alle rilevazioni quando c'è l'ingresso a scuola di auto, scooter e dei pullman nel cortile esterno. E' proprio in questa fase che si registra il picco di concentrazione di PM10, che superano il valore limite, pari a 50 microgrammi per metro cubo''.
Alcune immagini delle rilevazioni. A destra in basso il professor Spotti
I ragazzi stanno conducendo il progetto nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro. Come ha precisato il professor Spotti, si tratta di un'attività facoltativa, ma quasi la totalità degli studenti della classe hanno deciso di aderire al progetto che consente loro di mettere alla prova sul campo, le nozioni teoriche apprese in classe e in laboratorio.
In queste tre settimane le rilevazioni hanno riguardato soltanto alcuni punti significativi all'esterno dell'istituto, ma potrebbero estendersi in futuro anche all'interno dello stesso: nei corridoi, nella sala insegnanti e in altri locali che saranno individuati successivamente.
''Fino a metà maggio studieremo il particolato atmosferico, poi passeremo a misurare i livelli di ozono, che si alzano esponenzialmente con l'avvicinarsi della stagione estiva'' hanno aggiunto gli studenti, aiutati nel progetto da due alunni dell'indirizzo chimico di quinta.
Non si tratta di un progetto inedito per l'istituto Greppi, ma ideato e coordinato sin dal 2009 dai docenti Francesco Spotti e Aldo Castelli supportati dall'assistente di laboratorio Ivano Oliva. Proprio in quell'anno il plesso monticellese si era aggiudicata la decima edizione del concorso Centoscuole che lo aveva selezionato come lavoro "meritevole ed innovativo" a livello nazionale, conferendogli un premio di 35mila euro, con il quale era stata acquistata parte della strumentazione ancora oggi in uso presso il laboratorio di chimica dell'istituto.