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Due incontri letterari per studenti e docenti hanno segnato la giornata di martedì 28 gennaio all'istituto Greppi di Monticello. Nell'ambito della Settimana del Successo Formativo, lo scrittore Silvio Raffo ha parlato nella mattinata di letteratura del Novecento agli alunni, mentre nel pomeriggio ha intrattenuto i docenti sulla poesia novecentesca da lui definita del disincanto.
Silvio Raffo
Questo è proprio il titolo della sua ultima fatica letteraria, Musa del disincanto (per l'editore Castelvecchi), antologia di poesie scelte secondo la linea della lirica antinovecentista. La peculiarità della raccolta è, fra l'altro, lo spazio riservato a quegli autori della seconda metà del Novecento che la critica ha ingiustamente trascurato. Accanto ai grandi poeti a tutti noti, Raffo ha dato valore ad altri considerati minori, non esclusa la linea femminile spesso misconosciuta dalla grande critica. Grazie alla capacità di affabulatore che poggia su una profonda conoscenza della letteratura europea e americana, lo studioso ha piacevolmente intrattenuto il pubblico anche con la recitazione a memoria di testi letterari. A completare le lezioni, una riflessione critica sul significato profondo del concetto di arte.
Durante la lezione si è presentata anche l'occasione di ricordare i suoi recenti impegni legati al mondo del cinema, con la trasposizione cinematografica del suo romanzo La voce della pietra , finalista nel 1997 al Premio Strega, dal quale è stato tratto il film Voice from the Stone, con Emilia Clarke e Marton Csokas, regia di Eric D. Howell, uscito nel 2017. Tra gli altri impegni, spicca l'infaticabile lavoro di traduttore e divulgatore delle opere delle poetesse anglo-americane fra cui, oltre alla Dickinson, Emily Brontë, Charlotte Brontë, Anne Brontë, Christina Rossetti.
Nel 2012 Raffo ha anche curato la prima riedizione delle poesie e delle lettere della poetessa torinese Amalia Guglielminetti, a lungo dimenticate. Nel 2008, insieme a Linda Terziroli, ha ideato il Premio Guido Morselli.