La scuola si apre al mondo della ricerca. Giovedì 4 maggio le classi 5IA-5IB dell'indirizzo informatico dell'Istituto Greppi di Monticello hanno vissuto un'esperienza che la preside, prof.ssa Anna Maria Beretta e gli stessi insegnanti definiscono magnifica. Infatti il Greppi è stata la prima scuola ad essere invitata nella sede di Erzelli dell'Istituto Tecnologico di Genova, centro di eccellenza per l'attività di ricerca scientifica di base e applicata.
"L'accoglienza è stata calorosa - ha detto il prof. Gennaro Malafronte - e curata nei minimi particolari. Ci hanno diviso in 5 gruppi e ci hanno condotti per i laboratori del centro di ricerca. E la cosa bella è stata che hanno organizzato per ogni laboratorio (ne abbiamo visto una decina) una presentazione e un contest con i dispositivi che avevano in prova. Hanno impegnato almeno una ventina di ricercatori solo per noi".
Alunni e professori hanno visto il robot umanoide i-CAB (nella foto allegata al comunicato) in azione, lo hanno potuto toccare e interagire con lui.
"Abbiamo visto come progettano i sistemi di aiuto alla disabilità del futuro con macchine intelligenti che si adattano automaticamente alle specifiche patologie del malato - ha proseguito il prof. Malafronte - e come studiano l'interazione tra l'uomo e la macchina, analizzando anche gli aspetti psicologici e sociologici (molti ricercatori che abbiamo incontrato erano psicologi...)''.
Per quanto attiene a future collaborazioni, ci sono porte aperte, si dovrà solo trovare un tema in linea con le attività dell'IIT, ma il filone che il Greppi intrapreso di dispositivi a supporto della disabilità si integra benissimo.
Il dottor Crepaldi, a conoscenza dei molti progetti dell'indirizzo informatico, ha fatto molti complimenti ai ragazzi e ai loro docenti.
I ragazzi sono stati molto bravi, non solo perché si sono comportati benissimo, ma anche perché qualcuno di loro, come Yassine Ouahidi ha fatto interventi che hanno stupito i ricercatori: in un test per l'attenzione che hanno sottoposto, ha riconosciuto la presenza di un orso che ballava in una scena creata ad hoc per mostrare come funziona il cervello umano.
Stupiti i ricercatori hanno chiesto "ma come hai fatto?" e lui ha risposto semplicemente che si interessava anche di quelle cose.
Gli studenti di 5IA hanno anche realizzato una presentazione sul progetto lodmap (Linked Open Data Map) che tra poco verrà pubblicato.
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