Due progetti su Chernobyl e La Nostra Famiglia al 1°posto nel concorso dedicato all'alternanza scuola-lavoro
Sofia Motta (prima da destra), Camilla Arce Lopez, Alessandro Bestetti, Daniele Beretta e la prof.ssa Cristina Conci
Un momento della cerimonia di premiazione a Lariofiere
Primo posto nel concorso ''Storie di Alternanza'' anche per i ragazzi dell'indirizzo informatico, in particolare per le classi 3IA, 3IB e 4IB che hanno sviluppato il progetto '"Smile On Air", nato dalla collaborazione con l'istituto scientifico per la ricerca e la riabilitazione nell'età evolutiva "Eugenio Medea" - sezione di ricerca dell'associazione "La Nostra Famiglia" di Bosisio Parini.
Il progetto ha permesso di realizzare un'applicazione in realtà aumentata (AR) per smartphone che consente di animare oggetti tridimensionali interattivi quando lo smartphone inquadra delle immagini che sono poste in alcuni ambienti dell'Istituto E. Medea destinati alla riabilitazione dei bambini.
''L'idea alla base del progetto - hanno spiegato gli studenti coinvolti, coordinati dal professor Gennaro Malafronte - è stata quella di realizzare un'applicazione che possa rendere più giocosa la permanenza dei bambini durante le terapie riabilitative, in modo da creare un ambiente più rilassante e divertente''.
Gli studenti dell'indirizzo informatico premiati per SmileOnAir
L'attività di alternanza scuola-lavoro (ASL) è stata svolta in modalità Project Work, sia durante le ore curricolari di informatica, sia in ore aggiuntive pomeridiane nei laboratori della scuola, sempre con la supervisione dei docenti di informatica. La modalità Project Work consiste nella definizione di un progetto in un contesto analogo a quello aziendale con la definizione di ruoli, tempistiche e responsabilità per le persone coinvolte. Nel caso del progetto SmileOnAir le attività lavorative sono state organizzate tenendo conto delle specifiche che l'Ing.Gianluigi Reni dell'istituto Medea ha richiesto per lo sviluppo dell'applicazione a realtà aumentata.
VIDEO https://youtu.be/c7R6j8gak7E
''L'organizzazione dei gruppi delle classi ha dovuto subire un radicale cambiamento nella fase operativa del progetto da aprile a maggio per consentire lo svolgimento di progetti ASL a scuola. Infatti, il programma curricolare di informatica è stato completato in anticipo, lasciando la parte applicativa proprio allo sviluppo del progetto, e gli studenti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro. Inoltre questo progetto ho coinvolto studenti di più classi che si sono organizzati in gruppi trasversali, ovvero in classi aperte, in base alle funzionalità da implementare'' hanno spiegato dal Greppi. ''Alcuni studenti appartenevano alla classe terza e altri alla classe quarta. L'elemento che ha permesso di farli lavorare assieme è il fatto che la piattaforma Unity si programma in C# che nel nostro istituto si insegna in terza. Fondamentalmente gli studenti di terza hanno contribuito a realizzare alcune animazioni e asset per Unity che poi sono stati integrate dagli studenti di quarta nell'app per Android e nei giochi in AR. Le animazioni realizzate e i vari giochi prodotti dai diversi gruppi sono state gestiti come scene che sono poi richiamate da un unico menu principale''.
Un ristretto gruppo di studenti di quarta ha invece provveduto a mettere assieme i contributi pervenuti dai vari gruppi e a fare il build e il testing dell'applicazione finale. Un'esperienza che ha permesso agli studenti di inserire in un contesto di realtà le competenze acquisite durante l'anno nel corso di informatica e ha consentito lo sviluppo di ulteriori competenze tra cui il lavoro di gruppo, la capacità di relazionarsi con un committente esterno e la capacità di gestire i tempi e le risorse di un team per rispettare le scadenze del progetto.
''L'impegno di molti studenti in questo progetto è andato ben oltre quello che era stato chiesto loro di fare a dimostrazione del fatto che quando gli studenti sono inseriti in progetti stimolanti l'impegno diventa una naturale conseguenza di un contesto di apprendimento coinvolgente'' hanno concluso dall'istituto superiore monticellese.
G.C.