Alunni, docenti e personale Ata in una maxi foto di gruppo, a sostegno delle quasi 300 ragazze nigeriane rapite
Articolo di CasateOnLine
L'intera scuola è scesa in campo giovedì mattina in segno di solidarietà nei confronti delle liceali nigeriane rapite un mese fa dal movimento islamista Boko Haram.
Praticamente all'unanimità, alunni, docenti e personale ATA dell'istituto superiore Greppi di Monticello hanno aderito alla proposta della classe 2LB, scattando una foto di gruppo per dire basta all'oppressione e alla violenza.
Diverse centinaia i partecipanti alla mobilitazione che, al suono della campanella dell'intervallo, hanno raggiunto il giardino interno alla scuola per scattare un'immagine simbolica che ha il sapore del rifiuto contro ogni forma di sfruttamento, rapimento e violenza.
Ed è stato il rosso il colore predominante: quello ormai divenuto il simbolo della lotta al femminicidio. C'era chi indossava una maglietta, chi un abito, una sciarpa, un foulard o un cappellino. E poi c'erano i cartelloni: ''liberate le nostre sorelle'' o in inglese ''bring back our girls''.
Alcuni minuti sono stati necessari per "mettere in posa" i ragazzi: poi il professor Renato Peruffo, appassionato di fotografia, ha scattato loro la fotografia simbolo.
Una proposta, come dicevamo, partita dalla classe 2LB e in particolare dalla professoressa Anna Rosa Besana. ''E' nato tutto nell'ambito dello studio della geografia. Da qualche tempo abbiamo avviato un percorso sull'attualità, concentrandoci sull'approfondimento delle questioni islamiche. Ci siamo quindi avvicinati anche allo studio di questa vicenda, che ha visto i ragazzi parecchio coinvolti. E' nata quindi l'idea di mettere in campo un'azione concreta a sostegno della causa e a seguire, si è pensato di coinvolgere l'intero istituto. Devo dire che la risposta è stata davvero positiva, non ce lo aspettavamo'' ha commentato la docente.
La 2^LB del Liceo Linguistico Alessandro Greppi si mobilita a sostegno delle iniziative per la liberazione delle ragazze nigeriane rapite. Studiare è un diritto inalienabile, la cultura non ha sesso.
Le circa trecento liceali sono state rapite tra il 14 ed il 15 aprile a Chibok, nel nord est della Nigeria e solo una cinquantina sono riuscite a scappare.
Vittime dell'ideologia e dell'oppressione, a loro favore si è mobilitata persino Michelle Obama che nei giorni scorsi ha preso la parola nell'ambito del discorso settimanale del presidente degli Stati Uniti. Un rapimento che la first lady ha condannato come "un atto sconsiderato, commesso da un gruppo terroristico determinato a impedire a quelle ragazze di studiare, "o da uomini adulti che tentano di spezzare le loro aspirazioni". Non si escludono nuove iniziative da mettere in campo a favore delle liceali rapite.