Progetto ''pilota'' sulle abilità sensoriali proposto agli studenti di scienze umane, protagonisti del ''percorso al buio''
Servizio di CasateOnLine scritto da Gloria Crippa ''Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi''. E' racchiusa in questa frase di Antoine de Saint-Exupéry, autore del celeberrimo romanzo ''Il Piccolo Principe'', l'essenza del progetto avviato questa mattina all'istituto Greppi di Monticello.
Gli studenti delle classi seconde dell'indirizzo in scienze umane, sono stati infatti protagonisti di una mattinata davvero speciale, tutta dedicata ad esplorare le diverse abilità sensoriali. In piccoli gruppetti, i ragazzi hanno infatti preso parte ad attività di laboratorio finalizzate allo sviluppo della consapevolezza delle proprie strutture sensoriali e percettive sulle basi delle quali avviene la costruzione della nostra conoscenza degli altri, di noi stessi, oltre che delle problematiche esistenziali ed educative dei soggetti con disabilità sensoriale.
Diversi i momenti proposti agli alunni presso gli spazi messi a disposizione dal Consorzio Brianteo Villa Greppi: percorsi al buio, attività di scrittura in Braille e di conoscenza della tecnica della comunicazione aumentativa, laboratori con educatrici specializzate sul tema dell'educazione dei soggetti con disabilità visive ed uditive.
Il tutto grazie alla presenza di esperti di settore. Claudia Consonni, guida non vedente dell'Istituto dei ciechi di Milano, e titolare del centro "Spazio Carlo" di Seregno, ha guidato i ragazzi nel ''percorso al buio'' allestito in una sala del sotto-granaio. Un'esperienza forte, che ha aiutato i ragazzi ad immedesimarsi nelle difficoltà incontrate quotidianamente dalle persone non vedenti. In un ambiente senza neppure un filo di luce, creato ad hoc per l'occasione, gli studenti hanno cercato di puntare sugli altri quattro sensi che abitualmente sottoutilizzano nelle dinamiche quotidiane, aiutandosi in particolare con il suono della voce di chi stava loro accanto e con il contatto tattile.
Il ''percorso al buio'' costituisce infatti l'esperienza centrale del progetto, per la sua valenza emotiva, carica di significati, riuscendo a calarsi completamente nelle problematiche sensoriali.
Nel frattempo al piano superiore, presso il granaio, le educatrici della Cooperativa Solaris - in particolare la referente Elena Crippa con altre collaboratrici - si sono cimentate nella scrittura in Braille e nella comunicazione aumentativa, grazie anche all'esperienza di alcune persone affette da disabilità intervenute alla mattinata.
Un progetto inedito per l'istituto Greppi che, nato inizialmente come alternativa all'esperienza ''Dialogo nel buio'' effettuata presso l'istituto dei ciechi di Milano, si è rivelata estremamente interessante e coinvolgente per i ragazzi poichè capace di affiancare alla parte teorica, un approccio di tipo pratico.
L'esperienza che questa mattina hanno vissuto gli alunni di 2A e 2B sarà ripetuta giovedì con i coetanei di 2EA e 2SC. Ma il progetto non si esaurisce qui con la fase uno, finalizzata a far comprendere ai ragazzi cosa signifca essere diversamente abili. Sono infatti in programma nei prossimi giorni presso l'aula magna dell'istituto, incontri con esperti del settore: dalla dott.ssa Maura Sala, logopedista presso l'ospedale Manzoni, a M.Antonietta Terraneo, Natalia Mandelli e Nadia Tralli, del servizio disabili sensoriali di Lecco. Le ospiti aiuteranno gli alunni a capire come si progettano interventi educativi specifici per soggetti con disabilità visive e uditive.
Ad accompagnare i ragazzi in questo straordinario progetto sono gli insegnanti, che hanno lavorato con particolare impegno per proporre questa iniziativa ''pilota''. Si tratta di Daniela Ferrario e Matteo Mari, affiancati dall'equipe di progettazione composta anche dai colleghi Edoarda Brambilla e Denise Tagliasacchi.