Una sfida unica, volta alla formazione e all'arricchimento professionale che ha coinvolto tre ex villagreppini nella nascita di altrettante "start up" mediante l'uso della tecnologia informatica. Una strategia vincente, al passo coi tempi, scaturita da una sinergia tra scuola, privato e territorio: a presentarla, nel tardo pomeriggio odierno nella sala conferenze dell'ex granaio, la dirigente scolastica dell'Istituto di scuola secondaria superiore Greppi di Monticello Brianza.
"I protagonisti sono tre ragazzi che a luglio hanno concluso il percorso nella nostra scuola con l'esame di maturità e ora sono diventati titolari di nuove aziende davvero innovative. A loro è stato anche chiesto l'impegno nel proseguire gli studi in università. Tutto questo è nato dentro il percorso curricolare ed è quindi coerente con i profili in uscita degli studenti. Anche nello sviluppo dei percorsi di alternanza scuola-lavoro cerchiamo di selezionare le esperienze in modo che siano davvero professionalizzanti. Da quest'anno l'alternanza va a pieno regime con il triennio e vede coinvolti circa 750 nostri studenti" ha così esordito Anna Maria Beretta.
La preside del Greppi si è poi soffermata sugli aspetti che hanno reso meritevole di finanziamento un progetto finalizzato al ripensamento di una didattica tradizionale e verticale. "Mediante queste esperienze si sviluppano competenze di alto valore tecnologico, apprezzabile dal mondo del lavoro. È il fare fortemente finalizzato alla costruzione di competenze specifiche e in linea con l'indirizzo scolastico di riferimento. Le attività di progetto, i laboratori e le esperienze di scuola-lavoro sono una vera occasione di apprendimento per tutti: studenti, docenti, la scuola nel suo complesso. Si tratta di risolvere problemi, prospettare soluzioni in contesti nuovi. È una componente estremamente vitale - ha affermato la dottoressa Beretta - che tende alla condivisione di idee, soluzioni di volta in volta messe in campo. Tutto questo genera senso e motivazione, moltiplica gli sforzi e l'impegno. È un imparare tutti insieme. Anche per gli insegnanti è un modo per mettere a tema, costruire nuove soluzioni nell'esperienza quotidiana. Per fare questo la scuola deve essere molto attenta per assicurare la qualità ma non può essere da sola. Ha bisogno dell'extra scuola, di interagire con il mondo dell'industria e il territorio, creare occasioni di raccordo con altre culture. L'esperienza che ha visto coinvolti questi nostri ex studenti è stata un'occasione di apprendimento per tutti e ci ha permesso di aprire nuove collaborazioni".
Forte e significativo il messaggio finale consegnato ai numerosi presenti dalla dirigente dell'istituto superiore. "Dobbiamo fare in modo che la scuola corra su un doppio binario: quello della routine, della prassi consolidata di qualità e quello delle esperienze innovative che consentono di aprirsi all'esterno e di imparare".
A raccogliere l'invito della scuola è stato il Consorzio Brianteo Villa Greppi, rappresentato alla conferenza dalla presidente Marta Comi. "Siamo molto contenti di questo progetto. È nato ad aprile ed è stato portato avanti in brevissimo tempo, ma ha folgorato un po' tutti. Aveva già le gambe per camminare e avere successo. Abbiamo creato un link che ha permesso di maturare esperienze straordinarie come quella che raccontiamo oggi. È un esempio che può essere valido per altre situazioni. Siamo un po' i pionieri e lo sperimentiamo".
Nella pratica, il Consorzio ha messo a disposizione uno spazio ubicato al primo piano delle recuperate scuderie. Un luogo per crescere e lavorare, vicino alla scuola da cui tutto ha avuto inizio. "Per il Consorzio non è solo un modo per accompagnare i ragazzi in questo percorso, - ha affermato ancora la Comi - ma di sperimentare l'unione tra scuola e impresa che stiamo valutando come funzione da integrare nel patrimonio delle nostre attività".
È poi intervenuto il professor Gennaro Malafronte, docente dell'Istituto Greppi direttore dell'iniziativa di alternanza scuola-lavoro che ha portato alla creazione delle tre start-up. "Stiamo raccontando una storia un po' singolare. Tra i banchi di scuola è nata un'idea, un progetto che ha trovato terreno fertile nel mondo imprenditoriale. La collaborazione con il dottor Fagnoni di LinkedData.Center è nata due anni fa. All'inizio non c'era l'idea di creare dei soci d'azienda, ma solo di condividere delle conoscenze. Abbiamo aperto una sfida per i ragazzi che hanno dato concretezza ad un'idea imprenditoriale. Abbiamo scelto i bravi tra i bravi, anche se non è stato semplice. È stata un'esperienza molto valida che ha permesso ai ragazzi di sentirsi parte di un gruppo, ai colleghi docenti di collaborare. L'impegno e la carica emotiva sono stati molto importanti per arrivare al risultato. Diciamo che noi l'alternanza scuola-lavoro la facevamo già prima dell'ufficialità ed è per noi un motivo di vanto. Per fare esperienze come queste ci vogliono le persone e le proposte".
È rimasto molto colpito dalle capacità e dall'entusiasmo dei villagreppini l'imprenditore Enrico Fagnoni, titolare della LinkedData.Center. "Sono rimasto sorpreso dal risultato e dalla bravura nel mettere in pratica indicazioni teoriche date dal professor Malafronte. Il mio interesse è stato quello dell'investire per creare un business, un ritorno economico". Il dottor Fagnoni ha poi spiegato la filosofia della sua azienda. "Noi ci occupiamo di analizzare i dati, le loro connessioni in informazioni e il modo in cui queste producono conoscenza. Sono tutte cose nuove che necessitano uno studio continuo".
Spazio è stato infine lasciato ai tre protagonisti dell'iniziativa legata ad un'economia condivisa e in crescita. Miah Mohd Ehtesham, titolare di "Codevision", ha detto: "quello che conta è creare sistemi che portino valore. I dati devono parlare da sé, comunicare informazioni. Bisogna prendersi cura dei dati per raccoglierne sempre di nuovi".
Il compagno Yassine Ouahidi ha invece dato vita a "Datachef". "C'è una crescita esponenziale dei dati che sono sempre più disorganizzati e confusionari. L'incomprensibilità non è un problema solo per l'uomo, ma anche per la macchina. La mia start up vuole passare dal caos all'ordine e si occupa della pulizia dei dati grezzi per renderli più leggeri e comprensibili".
Infine, Leonardo Longhi ha spiegato il senso della sua "Datarecipe". "Occorre costruire collegamenti per diffondere le informazioni e dare valore ai dati. È il modo in cui si usano le informazioni che produce conoscenza. La mia impresa si occupa di costruire legami forti e fitti tra questi dati".
L'onorevole Gian Mario Fragomeli si è invece soffermato sulla necessità di provvedere a delle agevolazioni fiscali per gli imprenditori impregnati in percorsi di alternanza scuola-lavoro. "Come parlamentare mi impegnerò su questo fronte. L'alternanza assume una rilevanza speciale perché permette di sviluppare una maggiore propensione e produzione del reddito. Le competenze alla fine tornano a scuola. L'alternanza è un forte partenariato delle opportunità, da valorizzare doppiamente quando si raggiungono risultati eccellenti come quello del Greppi". Il referente della Fondazione Giannino Bassetti ha aggiunto la componente della responsabilità nell'innovazione. "Non si possono lasciare le cose come erano prima. Stiamo andando verso la quarta rivoluzione industriale e passiamo dalla guida dell'offerta ad un ribaltamento del potere. Siamo in un mondo in cui servono nuove categorie per valutare il successo di un'azienda, che non dipende dalle sue dimensioni ma dall'insieme di tecnologie adeguate, interessi e competenze. Ognuno deve fare la propria parte".
A chiudere l'incontro è stato il dott. Luca Volontè, rappresentante dell'Ufficio scolastico sul territorio lecchese. "Ci sono una serie di coincidenze rintracciabili nel progetto del Greppi. Le prime riguardano l'elemento normativo-strutturale legato al territorio che già prima della norma si interessava ad attività di tipo imprenditoriale. Abbiamo poi la coincidenza dell'interesse aziendale che si incrocia con quello della scuola. Al centro c'è un interesse e quindi per la scuola non è solo un adempimento di un obbligo. Si tratta di un rinnovamento professionale profonda, una ricollocazione della stessa funzione docente. La scuola resta un faro determinante per orientare i ragazzi nella realtà della vita e per fare questo è chiamata ad uscire all'autoreferenzialità. Da ultimo - ha concluso - la terza coincidenza tra ciò che sta accadendo a queste tre nuove imprese e alla responsabilità personale. Ciascuno mette in discussione se stesso. È tutta una sfida di crescita personale. Alla fine non ci sono più coincidenze, perché tre coincidenze fanno una prova".
S.A.