Anche l'istituto superiore Greppi di Monticello ha preso parte alla fase regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze, svoltasi sabato 10 marzo presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Brescia. Si tratta di un'iniziativa che coinvolge 18 regioni d'Italia ed è finalizzata a stimolare l'interesse dei giovani alla conoscenza del cervello umano, promuovere l'interesse e la curiosità verso le Neuroscienze e fornire anche un orientamento per possibili future scelte universitarie.
Il Greppi ha partecipato con Matteo Ballabio e Marta Manno di 5SC, Lisa Motta e Sara Padovani di 4LA, Erika Donato di 3LB, che hanno superato la fase di selezione di istituto. Accompagnati dai professori Elena Conforti e Gilberto Pirovano, si sono cimentati in una serie di prove gareggiando con alunni di altri 22 istituti lombardi, in un'atmosfera che - come hanno sottolineato gli stessi ragazzi - "era intrisa di ansia ed eccitazione, tanta era la voglia da parte di tutti di mettersi alla prova e riuscire ad aggiudicarsi uno dei tre posti per la fase Nazionale".
Nella prova regionale, i giovani si sono confrontati con giochi di squadra, fra cui un maxi cruciverba con cui, come ha detto Erika''sono state saggiate le abilità di lavoro di gruppo, la conoscenza, la memoria e la logica: assieme ai miei compagni del Greppi, abbiamo fatto un buon lavoro riuscendo ad organizzarci nel migliore dei modi e a finire la prova con un buon anticipo''.
Erika Donato
Poi è stata la volta delle prove individuali con domande a scelta multipla in italiano e in inglese cui è seguita ancora una prova di memoria e logica. In questa fase Erika Donato è entrata nella top 10 classificandosi in ottava posizione su 115 ottenendo, così, l'ingresso alla sfida finale. "Speravamo tutti che almeno uno si classificasse tra i primi dieci, ma sapevamo che gli altri sfidanti erano molti e tutti ben preparati. Quando è stato annunciato il mio nome come ottava finalista, ho provato una grandissima emozione. I miei sfidanti erano tutti davvero bravi e, dopo una serie di domande, sono stati proclamati i tre vincitori. Io non ero fra di loro. Devo dire che va benissimo così: ritengo già un grandissimo traguardo l'essere arrivata fra i primi dieci della regione. L'emozione durante la gara è stata tanta: ansia, preoccupazione, stanchezza, ma anche molta felicità. Voglio sottolineare come la parte migliore è stata condividere con gli altri miei compagni l'esperienza e la passione per la scienza, il potersi confrontare fuori da un ambito strettamente scolastico. Al termine di una giornata ricca di emozioni siamo tornati a casa con la determinazione a fare ancora meglio l'anno prossimo'' ha concluso la studentessa.
Le Olimpiadi delle Neuroscienze rappresentano la selezione italiana della International Brain Bee (IBB, https://www.sfn.org/Public-Outreach/Education-Programs/Brain-Bee), una competizione internazionale che mette alla prova studenti delle scuole medie superiori, di età compresa fra i 13 e i 19 anni, sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze. Gli studenti si cimentano su argomenti quali: l’intelligenza, la memoria, le emozioni, lo stress, l’invecchiamento, il sonno e le malattie del sistema nervoso. Scopo della iniziativa è accrescere fra i giovani l’interesse per lo studio della struttura e del funzionamento del cervello umano, ed attrarre giovani talenti alla ricerca nei settori delle Neuroscienze sperimentali e cliniche, che rappresentano la grande sfida del nostro millennio.