Dopo circa quattro mesi di lezioni tenute da docenti e professionisti del settore, i ragazzi dell'Istituto superiore Greppi di Monticello hanno messo in scena il saggio finale: una degna conclusione per un percorso che attraverso il lavoro di improvvisazione teatrale ha consentito loro di approfondire la gestione delle dinamiche di gruppo e la valorizzazione di sé stessi, nella convinzione che fare teatro significhi dare forma alla propria emotività ed esteriorizzarla.
A questo proposito nel pomeriggio di giovedì 26 aprile l'aula magna dell'Istituto ha aperto le porte ad amici, compagni, genitori e chiunque volesse assistere a quanto appreso dai giovani attori durante il corso di teatro extra-curricolare, promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi in collaborazione con Piccoli Idilli e Teatro Invito.
I ragazzi, guidati da Luca Radaelli e Filippo Ughi, hanno messo in scena lo spettacolo dal titolo "Shakespeare in Lab", un riarrangiamento della famosa opera "Romeo e Giulietta" dell'altrettanto famoso drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare.
L'iniziativa ha preso il via alle ore 18, con l'intervento di uno dei due registi, Luca Radaelli, che nell'introdurre lo spettacolo agli ospiti ha sottolineato la soddisfazione provata per aver guidato i ragazzi in "un lavoro piacevole ed appassionante".
Spazio poi alle parole della dirigente dell'Istituto, la dottoressa Anna Maria Beretta. "Ringrazio innanzitutto il pubblico per la presenza, ma anche Marta Comi, presidente di Villa Greppi e soprattutto ai maestri di teatro che hanno guidato i nostri studenti" ha affermato, lasciando la parola proprio al numero uno del Consorzio Brianteo, intervenuta all'evento. "Un grazie speciale all'Istituto Greppi. Questo è solo uno dei progetti di collaborazione con il Consorzio, che organizza diversi corsi, scolastici e non, ai quali invito a partecipare chiunque sia interessato, anche chi non è studente" ha detto Marta Comi.
Prima di dare il via alla rappresentazione, Filippo Ughi ha voluto rivolgere un invito al pubblico. "Questo non è uno spettacolo, nel laboratorio le persone recitano loro stesse, non una parte. I ragazzi attraversano le parole di Shakespeare per scoprire loro stessi. Per questo vi chiedo di guardare lo spettacolo non con la testa, in quanto non sarà una copia dell'opera di Romeo e Giulietta, ma con il cuore" ha precisato.
Il pomeriggio ha rappresentato quindi per i ragazzi un'occasione preziosa per lasciarsi conoscere meglio dagli adulti, mostrando attraverso il teatro la profondità e l'unicità di loro stessi.
Servizio di Alessandro Vergani su CasateOnLine