Si è conclusa domenica scorsa ad Arcore la mostra fotografica "Positive Contaminazioni" allestita dal Comitato Chernobyl della Brianza, associazione Onlus che dal 1996 si occupa di portare in Italia i bambini bielorussi che tuttora risentono delle radiazioni causate dall'esplosione della centrale nucleare avvenuta nel 1986. Tra i numerosi presenti all'inaugurazione, svoltasi lo scorso 10 marzo presso l'Ipogeo della Villa Borromeo che ha ospitato l'esposizione, hanno partecipato anche le famiglie ospitanti dei bambini, le autorità locali.
Attraverso 150 immagini, l'esposizione ha avuto lo scopo di raccontare un'ospitalità da cui sono nate storie di incontri, di amicizia e positive contaminazioni culturali.
All'interno di questa esperienza si colloca l'operato di cinque studenti dell'Istituto Alessandro Greppi di Monticello Brianza che, nell'ambito del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, per due anni hanno collaborato e continuano a collaborare, per libera scelta, col comitato. I ragazzi nel mese di giugno, periodo di permanenza dei bambini in Italia, si occupano delle attività, dei giochi, si prendono cura di loro, sfruttando la conoscenza della lingua russa studiata sui banchi di scuola.
Alla presentazione Milena Tisiot, presidentessa del Comitato, si è dichiarata soddisfatta dal lavoro svolto dai cinque ragazzi, e contenta per il legame che si è instaurato tra loro e i bambini, un rapporto quasi fraterno che riesce ad allietare il soggiorno dei piccoli ospiti.
"Siamo molto felici di questa bellissima esperienza" hanno raccontato Beretta Daniele e Camila Arce, "ci siamo trovati molto bene, Milena e gli altri membri dell'associazione ci hanno trattati come se fossimo loro figli".
I ragazzi hanno spiegato al pubblico presente il loro ruolo all'interno dell'associazione e anche la loro esperienza come famiglie ospitanti: "L'anno scorso ognuno di noi ha ospitato un bambino, questa opportunità ci ha insegnato molto e ci ha fatto capire che non bisogna mai dare per scontato ciò che abbiamo, perché da qualche parte del mondo c'è sempre qualcuno che, invece, non ha queste possibilità". Insieme al comitato, ad aprile dell'anno scorso quattro di loro hanno avuto l'occasione di visitare gli ambienti e le condizioni in cui vivono queste persone: "il viaggio in Bielorussia è stato molto toccante - affermano Alessandro Bestetti e Giada Capurso - abbiamo visto coi nostri occhi la povertà nella quale vivono questi bambini. Da allora guardiamo il mondo con un'ottica diversa".
Inoltre, quest'anno il gruppo è stato anche vincitore vincitore del concorso "Storie di Alternanza" con un video realizzato da Sofia Motta, studentessa del Liceo delle Scienze Umane, che ha visto coinvolti anche gli altri ragazzi: ''La giuria che ha valutato i lavori presentati al concorso ha molto apprezzato questa esperienza, perché ci ha aiutati a non dimenticare un fatto avvenuto in Europa molti anni fa, di cui non parla più nessuno, e ha ribadito l'importanza della storia come maestra di vita''.