Nella serata di venerdì 18 ottobre si è tenuto un dibattito sul tema "Radon: il nemico invisibile" presso la Sala Colombina a Casatenovo. L'incontro è stato organizzato dall'associazione meratese Rotaract, che ha scelto come relatore il docente di fisica Valter Giuliani dell'Istituto "A. Greppi" di Monticello.
Vittorio Sala del Rotaract di Merate
A introdurre è stato Vittorio Sala del Rotaract di Merate: "Prima di concentrarci sul tema della serata, il radon, volevo spiegare il motivo per cui abbiamo pensato di organizzare questo ciclo di eventi strutturati su più serate e ancora prima ringraziare chi ha reso possibile questo dibattito: innanzitutto l'associazione Rotaract di Merate, poi l'associazione Colombina di Casatenovo, che ha messo a disposizione la sala, e il comune di Casatenovo e tutti i partecipanti".
Gloria Sala
Gianni Tartari, dell’Istituto di Ricerca sulle Acque
L'incontro è poi entrato nel vivo con l'intervento del prof. Valter Giuliani. "Il radon non è prodotto dall'uomo, infatti è un gas radioattivo naturale molto pericoloso che si intrufola nelle nostre case. Proviene dal decadimento dell'uranio presente nelle rocce, nel suolo e nei materiali da costruzione. Nelle nostre zone la sua radioattività è 100 volte superiore. Oltre a noi, anche il Lazio è molto radioattivo. Questo inquinante diventa un killer nel momento in cui si accumula in ambienti chiusi ed è la seconda causa di tumore ai polmoni. Lo si può combattere con tecniche che ne abbassino il livello".
Il problema del radon sta molto a cuore al docente che ha deciso di mettere a punto nel 2014 un progetto intitolato "Scuola e casa...a misura di radon" con la collaborazione degli studenti dell'istituto "A. Greppi" e della cooperativa Liberi Sogni di Lecco. Buona parte dei fondi provengono dalla Fondazione Cariplo tramite il Progetto Scuola21. Gli alunni si sono messi all'opera e hanno compiuto una serie di rilevazioni per capire in che quantità il gas radon fosse presente nel territorio della provincia di Lecco e Monza Brianza, rendendo poi visibili e fruibili i risultati grazie all'utilizzo di apparecchiature informatiche. Sono state compiute oltre 500 misurazioni in varie abitazioni, dalle quali poi sono state realizzate due "mappe del rischio", che si possono trovare collegandosi al sito www.radonmap.it. "Chiunque volesse compiere le rilevazioni nella propria abitazione, può richiedere un rilevatore che gli verrà poi fornito dall'Istituto Greppi. È necessario tenere monitorati i livelli del radon perché è molto pericoloso. Inoltre ritengo necessaria un'opera di informazione e divulgazione per i cittadini sulle cause e sui metodi per eliminare il killer perché, ancora oggi, vi è scarsa attenzione sul problema" ha concluso Giuliani.