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Trasparenza, legalità e anticorruzione. Tre pilastri sui quali dovrebbe poggiare una democrazia, al centro questa mattina dell'incontro svoltosi nella sala consiliare del Comune di Casatenovo alla presenza di un'ospite d'eccezione: la dottoressa Alessandra Dolci, a capo della Direzione Investigativa Antimafia della Lombardia.
La dottoressa Alessandra Dolci a capo della DIA (direzione investigativa antimafia)
Un'occasione di confronto fortemente voluta dal sindaco Filippo Galbiati e dal segretario comunale dottor Giuseppe Mendicino, quale momento di riflessione sia per i dipendenti dell'ente, sia per i ragazzi di terza media e dell'istituto superiore Greppi di Monticello, intervenuti alla mattinata.
''Gli strumenti normativi per un'azione preventiva ci sono e passano attraverso la trasparenza'' ha esordito il primo cittadino casatese, ricordando che i processi decisionali e le scelte di indirizzo, politiche e amministrative, devono essere sorvegliati costantemente.
''Gli strumenti normativi per un'azione preventiva ci sono e passano attraverso la trasparenza'' ha esordito il primo cittadino casatese, ricordando che i processi decisionali e le scelte di indirizzo, politiche e amministrative, devono essere sorvegliati costantemente.
Il dottor Giuseppe Mendicino e l'assessore Gaetano Caldirola
A questo proposito Galbiati ha ringraziato il personale degli uffici che lavora con particolare attenzione proprio al tema dell'anti-corruzione e della trasparenza. Strumenti apparentemente semplici, obblighi normativi che tuttavia ''consentono di lavorare serenamente''. ''La corruzione è un fenomeno che può toccare tutti noi, quando abbiamo la tentazione di ottenere dei risultati positivi con più velocità, uscendo però dal percorso normativo. E invece non bisogna fare in fretta, nè trovare delle scorciatoie. Il fine non può giustificare i mezzi'' ha concluso l'amministratore.
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