In queste settimane di isolamento forzato, si fa un gran parlare della didattica a distanza e dell'efficacia di questo mezzo di insegnamento.
I docenti sanno bene che le condizioni ideali per l'apprendimento sono quelle in cui la presenza, la vicinanza tra le persone e l' interazione favoriscono la crescita culturale degli allievi. Tuttavia l'anomalia della situazione rende necessario un riassestamento della prassi didattica tradizionale, tale da consentire, con i nuovi mezzi a disposizione, di trovare soluzioni alternative.
Nello specifico, al Greppi viene utilizzato Office 365, una piattaforma cloud in uso da anni, come complemento alla didattica curricolare ordinaria, ma che in questi giorni si è rivelato uno strumento fondamentale per la didattica a distanza. Ogni alunno e ogni docente dell'istituto monticellese è dotato di un account che corrisponde a un indirizzo di posta elettronica, utilizzato non soltanto per la posta, ma anche per accedere a una serie di servizi che la piattaforma mette a disposizione. Tra questi, quello di maggiore utilità in questo momento si chiama Teams e permette non soltanto di creare una classe virtuale, ma anche di realizzare videoconferenze con moltissimi partecipanti. C'è quindi la possibilità di fare una lezione da remoto: il docente e gli alunni possono decidere di farsi vedere oppure no e hanno la possibilità di mostrare a tutti i partecipanti diversi contenuti digitali.
La cattedra di un docente ai tempi del coronavirus: a casa propria con computer, webcam,
microfono, tavoletta grafica e software di collaborazione nel cloud
Questa modalità di lezione da remoto non è esclusivo appannaggio dei docenti di materie scientifiche. Da anni infatti, il prof. Malafronte ha ricoperto il ruolo di esperto formatore del corpo docente attraverso corsi ad hoc. In tal modo molti insegnanti non hanno avuto alcuna difficoltà ad attivare le videoconferenze e a loro volta a farsi formatori di altri colleghi con lo spirito di collaborazione reciproca che, da sempre, caratterizza l'istituto Greppi. In molte classi sono stati fatti degli orari delle lezioni in streaming e gli alunni hanno un calendario nel quale possono vedere quando inizia la lezione di Italiano, di Matematica, e delle altre materie. Sono orari un po' più snelli rispetto a quelli normali, ma che garantiscono, ogni giorno, alcune ore di lezione in diretta. Altri docenti, che non fanno le lezioni in streaming, si sono organizzati con i propri studenti e inviano loro dei compiti oppure dei video nei quali registrano la lezione che avrebbero tenuto a scuola.
"Da due settimane sto svolgendo lezioni di matematica lavorando in streaming con le classe 3IK informatici, 4IA e 5IA'' spiega la prof. Marilia Molgora. ''Ritengo che l'insegnamento della matematica non si possa affrontare esclusivamente con la registrazione di una lezione durante la quale l'insegnante espone i contenuti. E' preferibile l'interazione continua tra docente e studenti per verificare la corretta comprensione dei temi trattati e la loro relativa applicazione. Il programma offre poi la possibilità di utilizzare una lavagna interattiva multifunzionale esattamente come se fosse una Lim. Inoltre si possono caricare esercizi schemi , video, tutto ciò che potrebbe essere utile per lo svolgimento di una trattazione".
''In videoconferenza e condividendo documenti si possono analizzare testi in maniera attiva coinvolgendo gli studenti, effettuare traduzioni di latino e valutare il grado di apprendimento dei contenuti tramite attività corredate di griglie di valutazione'' spiega la prof. Rossella Gattinoni.
Questi sono esempi evidenti di utilizzo mirato ed intelligente della tecnologia, perché, in ultima analisi, è l'uomo a decidere le finalità - etiche o meno- di questi strumenti. Lo ribadisce proprio chi lavora nel settore come l'ing. Carlo Mauceli, CTO, Chief Technology Officer di Microsoft. ''Non esiste tecnologia senza l'uomo ed è costui che ne decide le modalità di utilizzo e che deve rappresentare il centro di gravità perché, grazie alle sue scelte, ogni volta, si stabilisce se superare il limite sottile che divide il bene dal male."- e continua " La conoscenza e la presa di coscienza dell'uso che si può fare della tecnologia sono elementi fondamentali nello scenario odierno. È bello vedere che molte istituzioni scolastiche non si sono fermate, cercano di mantenere il contatto con gli studenti e usano la tecnologia come arma per continuare a profondere idee, conoscenza e insegnamenti''.
Proprio il prossimo mercoledì 11 marzo terrà una lezione ai ragazzi della 4^-5^ dell'indirizzo informatico, in streaming, sul tema della Cybersecurity.
"Oltre alla collaborazione con l'Istituto Greppi, mi piace ricordare - sottolinea l'ing. Mauceli- che, in risposta all'emergenza e alla chiusura delle scuole, Microsoft ha risposto alla chiamata del Ministero dell'Istruzione MIUR con la sua piattaforma per la scuola, Office 365 Education A1''.
Questa piattaforma, versione online di Office, è completamente gratuita per l'intero istituto e fornisce e-mail, consente di realizzare videoconferenze e di registrarle, di creare classi virtuali, offre un hub personalizzato per la collaborazione in classe con Microsoft Teams e un archivio di file; ovvero, lezioni, blocchi appunti, video, questionari di valutazione e altri documenti. Sicura, GDPR compliant, certificata Agid e anche accessibile per BSE e DSA.
Se di interesse, la scuola può compilare un form per richiedere la creazione dell'ambiente (https://aka.ms/scuolavirtuale), oppure crearlo in autonomia qui.
Il dirigente del Greppi, Dario Maria Crippa si dichiara "soddisfatto del lavoro che i docenti, in piena libertà e con senso di responsabilità stanno effettuando, per mantenere un contatto vivo con gli studenti nella convinzione che, anche in questo momento difficile, la scuola debba mantenere la sua centralità culturale-formativa e sociale".